Author: carussin

Domenica 28 maggio: cantine aperte 2017

Festeggiamo Cantine Aperte presentandovi “Fusion” la birra di Moscato con il mosto del nostro Filari Corti

La novità del 2017 è una birra di Moscato, preparata con il mosto di Filari Corti: si chiama “Fusion” ed è un progetto ideato da bravi, valenti e giovani mastri birrai del beerfirm Mashup Brewing di Roma. Sarà presentato domenica 28 maggio nell’azienda agricola Carussin di San Marzano Oliveto, durante la giornata di Cantine Aperte, promossa in tutta Italia da Movimento turismo del vino. S’inizia alle 10,30 fino a sera.

Bambini nei vigneti di Carussin

Intenso il programma della giornata con visite all’azienda ed esposizione dei trattori d’epoca a cura di Gino e Angelo Garberoglio. Dalle 11,30 si apre il punto ristoro di Grappolo contro Luppolo con friciule, salumi, formaggi, insalate, hamburger di fassone piemontese di San Desiderio in modalità non stop.

Fusion, birra di MoscatoNel pomeriggio grande festa con il Fusion Tour. Nell’autunno scorso, oltre che alla vendemmia, Carussin ha partecipato a un progetto ideato da bravi, valenti e giovani mastri birrai del beerfirm Mashup Brewing che ha visto la partecipazione del mosto di Filari Corti in una loro ricetta. Risultato: una fantastica birra chiamata “Fusion”. I ragazzi di Mashup Brewing vi accoglieranno da Carussin nel loro Fusion Tour accompagnati da Luca Frugoni con il progetto “The Castaway”.

Verso sera festa e concerto con i Brandafeu e Basso Profilo.

Carussin propone il “Gioco dei 5 sensi” con un percorso di comunicazione non verbale in due tempi: il primo sarà, per chi lo vorrà, sperimentare la dolcezza dell’animale asino, antico e affettuoso “motore” nel lavoro contadino, accarezzandolo e porgendogli un po’ di cibo. L’azienda è anche fattoria didattica. Il secondo tragitto prevede un percorso attraverso i cinque sensi per scoprire il collegamento che abbiamo con essi. Si terrà inoltre un laboratorio di didgeridoo a cura di Vittorio Rossi. È uno strumento musicale a fiato tipico degli aborigeni australiani, costituito da un lungo cilindro di legno cavo che si suona facendo vibrare le labbra. Inoltre per tutta la giornata ci sarà un punto informativo di Officina della Canapa.

Info e prenotazioni: 340 5012637, vinicarussin@gmail.com

Il concerto dei Lou Dalfin nella corte di Carussin

A volte i sogni diventano realtà… e in questo caso è successo! Il 21 giugno 2013 nel cortile di Carussin si è tenuto il bellissimo concerto dei Lou Dalfin, qui un breve video per raccontare quella serata straordinaria!

Chi sono i Lou Dalfin?

Come gli antichi “trovatori” erano soliti esibirsi facendo da ambasciatori delle prime culture Europee, i Lou Dalfin cantano nella tradizionale lingua “d’Oc” e portano la cultura occitana in giro per il mondo. I Lou Dalfin sono più che un semplice gruppo musicale della parte occidentale del Piemonte: la band di Sergio Berardo è diventata un fenomeno di costume che ha reso contemporanea la musica occitana, facendola uscire dai ristretti circoli di appassionati perché divenisse fenomeno di massa. All’esterno dell’area occitana Lou Dalfin è stato un anello di congiunzione tra realtà diverse: la pianura piemontese e l’Italia da una parte, le vallate e l’area transalpina dall’altra. Con Lou Dalfin le valli d’Oc non sono più l’estremo lembo di una cultura asettica ma hanno riacquistato la loro funzione storica tradizionale: l’essere ponte.

Maggiori informazioni sul sito del gruppo: Loudalfin.it

Birrificio ClanDestino. Artigianale, italiana, biologica

Ancora un’intervista con La voce del vino, questa volta con Luca Garberoglio, il giovane uomo che ha dato vita al Birrificio Clan!Destino. Qui di seguito un breve estratto dell’articolo.

«E’ vero che sono figlio di vigneron», ammette Luca, «ma il vino lo puoi vendemmiare una sola volta all’anno, mentre la birra ti offre la possibilità di un’infinità di cotte. Se poi il wine-maker parte dalla pianta e dal terreno per interpretare l’annata, il birraio – al contrario – si deve imporre, ricercando ingredienti che diano un risultato costante, anche se nel mio caso si tratta di una Pils estremanente “viva”, organica, in rapida evoluzione».

Una birra semplice, che si impone per immediatezza e bevibilità: sempre fresca e genuina, senza i compromessi dell’industria.

E non è tutto: «Ho piantato 6 antiche varietà di mele», racconta Luca. «Potrei farne del sidro o anche prodotti intermedi, come quelli che ho assaggiato in Trentino e negli Stati Uniti, con fermentazioni da mosti ottenuti in diversi modi».

Tante possibli varianti e una certezza assoluta: il fascino della naturalità da cereali tracciabili. Pregiate materie prime, certificate Bio, dal Monferrato astigiano.

Uomini e asini, Barbera e Moscato: la ricetta biodinamica della felicità.

La voce del vino ci ha dedicato una serie di interviste ed è stato un grande piacere rispondere alle domande e chiacchierare con loro. Potete ascoltare la lunga intervista cliccando su questo link, qui sotto invece un breve estratto dall’articolo:

Uomini, bottiglie e asini. Non solo una cantina, ottima, specializzata in vini naturali.
Carussin è un microcosmo agrituristico aperto al mondo, un porto di mare tra Canelli e Nizza Monferrato dove convergono anche giovani lavoratori “woofer”, impegnati tra vigneti e boschi, insieme alla famiglia di Bruna Ferro: suo marito Luigi Garberoglio, signore incontrastato della cantina, e i figli Luca, specializzato in birra artigianale, e Matteo, che in azienda ha aperto “Grappolo contro Luppolo”, un agri-bar a chilometri zero.
E non è tutto: Carussin è anche “Asinòi, Pane e Coccole”, piccolo campus per bambini dove i “professori” sono i dieci asinelli allevati da Bruna.
Mille passioni, un’unica filosofia: l’armonia perfetta con l’ambiente, che si riflette nel carattere delle fantastiche Barbere prodotte, tra cui un Nizza Docg, in costante evoluzione grazie alle fermentazioni spontanee e all’agricoltura biodinamica.
«Siamo certificati Bio ma non lo dichiariamo, in etichetta», dice Bruna Ferro: «E l’adozione della biodinamica è stato in fondo un ritorno, consapevole, alla viticoltura naturale degli antenati: rappresentiamo infatti la quarta generazione di una famiglia di viticoltori, nel cuore di un territorio, il Monferrato, dove sono cresciuti i vigneti ma vorrei crescessero anche i boschi, come un tempo».

Una sperimentazione per misurare la vita di insetti, suolo e piante in vigna

Partirà nell’azienda agricola Carussin di San Marzano Oliveto (AT) che partecipa alla manifestazione Vinnatur a Villa Favorita (Vicenza) dall’8 al 10 aprile 2017

Nell’azienda vitivinicola Carussin di San Marzano Oliveto (Asti) inizierà nei prossimi mesi una sperimentazione per calcolare l’attività microbica nei terreni e nelle vigne: saranno analizzati il suolo, la tipologia degli insetti e piante. Durerà tre anni.

Bruna Ferro dellìazienda agricola Carussin

La vignaiola Bruna Ferro lo annuncia a pochi giorni da Villa Favorita, la manifestazione che coinvolge i produttori di VinNatur da sabato 8 a lunedì10 aprile a Monticello di Fara, Sarego (Vicenza). Un specie di “Vinitaly-off” dedicato a chi ha produzioni biologiche o biodinamiche.

“È una ricerca sulla vita della vigna a conduzione biologica – spiega Bruna Ferro – Il capofila è il gruppo di VinNatur”.

Carussin presenterà le nuove annate dei suoi vini: Completo 2016, Ciuchinoi 2016 (uve grignolino), Asinoi Barbera d’Asti 2016, Lia Vì Barbera d’Asti 2016, Filari Corti Moscato d’Asti 2016 e La Tranquilla Barbera d’Asti 2015, che esce di nuovo dopo tre anni di assenza. Tra i bianchi, tornano anche il Carica l’Asino, vitigno rarissimo che Carussin ha riscoperto, e Tra l’Altro, un moscato vinificato a secco.

Luca Garberoglio, figlio di Bruna, sarà a Vini Veri con la sua birra vivente Clan!Destino: dal 7 al 9 aprile all’Areaexp di Cerea (Verona).

Intanto, è già in programma per venerdì 21 aprile una degustazione in azienda a San Marzano Oliveto della nuova annata presentata a Villa Favorita : si assaggia Il Carica l’Asino, Ciuchinoi, Asinoi, Lia Vì e Filari Corti accompagnati da bruschetta di verdure, friciule con salumi, formaggi e un assaggio di torte. Prenotazione obbligatoria: 388 9981851, 340 5012637, vinicarussin@gmail.com.

L’azienda

Carussin sono oggi 15 ettari (80% coltivati a Barbera) condotti con coltivazione biologica e biodinamica. All’anno si producono 80 mila bottiglie. Una curiosità: 2000 bottiglie sono di Caricalasino, un vino bianco antico originario delle valli tra la Liguria e il Piemonte. L’originale nome deriva dal tipo di animale, l’asino, che si usava per i lavori nelle vigne ripidissime. La vigna di Caricalasino è stata una sorpresa quando l’azienda comprò nel 2005 Cascina Nuova. I ceppi più vecchi sono del 1936. L’anima di Carussin sono Bruna e Luigi con i figli Luca e Matteo. È la generazione che continua il lavoro iniziato nel 1927 dal nonno Maggiore. Luca si occupa della cantina ed è anche un appassionato mastro birraio: produce 24 mila bottiglie all’anno di una birra molto apprezzata e premiata, “Cland!estino”. Completano la famiglia: 10 asini, le pecore Burro e Osvaldo, tre cani Nero, Ami e Lina, due gatti Antrace e Tina.

10 marzo: cena brasiliana

RACCONTARE IL BRASILE ATTRAVERSO LA CULTURA DEL CIBO

VENERDÌ 10 MARZO SERATA NELL’AGRIBIRRIFICIO GRAPPOLO CONTRO LUPPOLO DELL’AZIENDA CARUSSIN A SAN MARZANO OLIVETO

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Una cena per raccontare il Brasile e la sua storia attraverso la cultura del cibo: accadrà nell’agribirrificio “Grappolo contro luppolo” di San Marzano Oliveto (Asti), venerdì 10 marzo, alle 20. A raccontare la loro terra saranno Hugo de Andrade e Marina Maciel Santos Andrade. Lui giornalista, lei economista. Hanno lasciato il Brasile e i loro lavori da oltre un anno per entrare in un progetto internazionale di volontariato agricolo. Sono arrivati nell’agosto 2015 come Wwoof, ossia volontari contadini nell’azienda agricola Carussin della famiglia Ferro-Garberoglio. Oggi lavorano: Hugo in vigna e Marina all’accoglienza.

Tornado alla cena, si tratta di una replica: già l’anno scorso i due ragazzi avevano cucinato le loro specialità con successo. Ora si chiede loro il bis.

L’idea è appunto di raccontare la loro terra attraverso il cibo.
S’inizia con il pão de queijo: “L’ingrediente principale, la manioca, già alimentava gli indiani che vivevano in Brasile per più di 500 anni – dicono Hugo e Marina – Con l’arrivo dei portoghesi, che hanno colonizzato il Brasile, è anche arrivato il formaggio. Mescolato con la farina di manioca, diede origine a questo pane di formaggio”.

Si continua con la feijoada, la fagiolata: “Gli indiani, costretti al lavoro dai portoghesi, si cibavano solo più degli avanzi delle tavole dei loro padroni. Nacque, così, questo piatto: fagioli neri e parti meno nobili del maiale cucinati a lungo con la maestria di chi deve ottimizzare il poco che ha per sfamarsi”.

Come dessert, la rabanada: “Non si sa l’origine esatta di questo dolce, ma si sa che il pane fritto con zucchero e cannella era utilizzato per alimentare le partorienti, alle quali dava forza e vigore. Oggi, in Brasile, è molto comune servirlo, in famiglia, a Natale”. E ancora Caldinho de feijao in abbinamento Caipirinha, cocktail a base di cachaça (acquavite di canna di zucchero), zucchero di canna e limone brasiliano.

La cena sarà accompagnata dalla birra Clan!Destino, prodotta dai giovani di casa Luca e Matteo Garberoglio, e dai vini Carussin.

Prezzo didattico: 20 euro.

Prenotazione obbligatoria: 388 9981851, 340 5012637, vinicarussin@gmail.com.

La dolcezza della comunicazione non verbale: gli asini e i 5 sensi

Curioso programma sabato 4 marzo per la festa delle Donne del Vino nell’azienda e fattoria didattica Carussin di San Marzano Oliveto (Asti)

L’azienda vitivinicola e fattoria didattica Carussin di San Marzano Oliveto (Asti) partecipa alla prima Festa nazionale delle Donne del Vino in programma sabato 4 marzo. Il tema “Vino, donne e motori” sarà interpretato in modo molto personale. Il “motore” è la comunicazione, la partecipazione, il dialogo con tutto ciò che ci circonda: gli uomini e le donne, gli animali, le piante, la natura.

Scrive Bruna Ferro, donna del vino e titolare di Carussin: “In Carussin le donne sono sempre state in minoranza, ma sono sempre state il “motore” fondamentale che ha permesso di guidare la complessa macchina targata Carussin. Andando indietro di 4 generazioni troviamo le bis-bis nonne, che, oltre ad accudire gli innumerevoli uomini che lavoravano le vigne avevano il compito di amministrare le poche lire guadagnate, arriviamo ai miei ricordi che risalgono a nonna Pasqua, donna di rara saggezza sempre pronta, con umiltà e sapienza a trovare la chiave di equilibrio tra l’essere contadino e i tempi che, inesorabilmente cambiavano. Arriviamo alla mia mamma Vanda, la quale, negli anni ’60 decise di affiancare il mio papà e, per aiutarlo appieno, “prese” la patente C che le permetteva di guidare camion e trattori. Quello fu un periodo in cui si sostituivano gli animali con i “motori”, non perdendo, però, quell’affetto un po’ ridicolo che inesorabilmente portava a commuoverci quando si doveva rottamare un trattore o una macchina che aveva percorso un pezzo di vita lavorativa con noi! Ed arriviamo a me! Quante storie mi hanno tramandato, quanto sacrificio ho “sentito” nei loro gioiosi racconti! Mi sono, spesso, chiesta il perché fossero così felici nonostante il duro e faticoso lavoro! Una delle più convincenti risposte che, penso, d’aver scoperto è che vi era comunicazione!! Comunicazione con gli uomini, con la natura, con gli animali: quella comunicazione che richiede ascolto, pazienza, rispetto, regole; azioni, a quei tempi, ben conosciute e applicate quotidianamente, appunto, lavorando duramente nella loro amata vigna! Riassumendo questo concetto, affermo, che il motore di Carussin rimane questa ricerca di comunicazione, di partecipazione, di dialogo con tutto ciò che ci circonda! Produrre vino è un lavoro bellissimo, per me il più bello del mondo!”.

festa-donne-del-vinoCosì sabato 4 marzo da Carussin e nell’agribirreria Grappolo contro Luppolo, aperta dai figli Luca e Matteo, si proporrà un percorso di comunicazione non verbale in due tempi: il primo sarà, per chi lo vorrà, sperimentare la dolcezza dell’animale asino, antico e affettuoso “motore” nel lavoro contadino, accarezzandolo e porgendogli un po’ di cibo. Il secondo tragitto prevede un percorso attraverso i cinque sensi per scoprire il collegamento che abbiamo con essi. Dalle 14 alle 18.

Da Grappolo contro Luppolo, vi sarà la possibilità di rilassarsi con una sfiziosa merenda sinoira accompagnata da un bicchiere di Barbera d’Asti 2015 “Asinoi”. Costo 18 euro.

Info: 340 5012637, vinicarussin@gmail.com

Dove ci trovate e cosa facciamo…

Luca serve il vino Asinoi di CarussinInnanzitutto, per noi è un vero piacere potervi incontrare nel nostro habitat, a casa nostra, dove ci è possibile farvi “toccare con mano” quello che vi diciamo! Confucio recitava: ” Se me lo dici dimentico, se mi fai vedere ricordo, se mi coinvolgi capisco”!! A casa nostra cerchiamo coinvolgervi nel lavoro che facciamo per produrre il nostro Vino!

Un altro “lavoro” molto impegnativo, per noi, è partecipare alle manifestazioni dove poter presentarci “dietro alle nostre bottiglie”, che racchiudono il lavoro svolto in azienda!

Ecco i nostri appuntamenti ed eventi in programma per la primavera 2017:

  • 28 e 29 gennaio Vin Passion – Francia – ci sarà Luca
  • 28 e 29 gennaio Siddi Wine Festival – Sardegna – ci sarà Bruna
  • 18 e 19 febbraio Live Wine – Milano – ci sarà Bruna
  • 19 febbraio Vella Terra . Barcellona – ci sarà Luca
  • 6 marzo The Great Gig in The Wine degustazione – Castellamare di Stabia – ci sarà Bruna
  • 12 e 13 marzo RAW London – Londra – ci sarà Luca
  • 11 e 13 marzo – Sorgente del Vino LIVE – Piacenza – ci sarà Luigi
  • 26 e 27 Marzo – Vino In-Dipendente – Brescia – ci sarà Bruna
  • 8/10 Aprile VinNatur – Villa Favorita – ci sarà Matteo e Bruna
  • 6 e 7 maggio Vinissage – Asti – ci sarà Bruna
  • 28 e 29 maggio Vin Natur Denmark – Danimarca – ci sarà Luca
  • 28 maggio Carussin – Cantine Aperte – ci saremo tutti meno Luca che è in Danimarca

Vendemmia 2015, cosa è successo da Carussin in questo anno?

Quante cose cambiano in un anno e che differenza dalla vendemmia 2014, diversità abissali nelle due annate! Sintetizzando, se la vendemmia 2014 è stata difficile in vigna a causa del brutto tempo, in cantina, però ha dato belle soddisfazioni: vini semplici, ma molto equilibrati! L’annata 2015, invece, si è rivelata facilissima in vigna, ma con qualche difficoltà in cantina: sono arrivate uve bellissime dalle quali abbiamo ottenuto mosti intensi e strutturati, di conseguenza i vini più importanti avranno bisogno di molto tempo per essere pronti alla messa in bottiglia.

Abbiamo inoltre iniziato una piccola nuova avventura acquistando un bosco di 6,8 ettari a Roccaverano: il bosco è vita, biodiversità, futuro. Nel bosco vivono gli animali.

Luigi, un anno complesso!

luigi garberoglioSolo le sue Vigne gli hanno dato grandi soddisfazioni, lo hanno consolato, incoraggiato e lo sostengono a fronte dell’insediamento in Carussin dei suoi giovani, esuberanti, intraprendenti pargoli: Luca e Matteo! Innanzitutto, tra le coltivazioni delle sue amate Vigne, ci sono tre campi di orzo! Serviranno per il malto del birrificio agricolo di Luca e Matteo.

La Cantina di Carussin sta subendo modifiche, ovvero, per far posto al birrificio, si stanno cambiando gli spazi per l’imbottigliamento e lo stoccaggio delle bottiglie in affinamento; insomma, stanno avvenendo rinnovamenti nel “suo regno” e, nonostante la gioia nel vedere l’entusiasmo dei figli nella realizzazione delle loro passioni, Luigi, osserva con sano “sospetto” la nascita della condivisione in Carussin di Vino e Birra: il sogno dei suoi Figli!

In cantina, seconda annata di produzione per l’ultimo arrivato in casa Carussin: Completo, Vino semplice ed unico nel suo genere, nato da un’idea dei ragazzi di Non Dos, che hanno curato la realizzazione dell’etichetta! Sempre bella la collaborazione!!

bruna-luca-matteoLuca e Matteo, nuovi progetti

I punti salienti per descrivere cosa stanno facendo Luca e Matteo in Carussin sono due: il primo in estate realizzerà l’impianto di birra in azienda, il secondo ha aderito ad una proposta di lavoro in Norvegia!! Stanno costruendo le loro passioni, nonostante le difficoltà che s’ incontrano strada facendo. Luca ha acquistato l’impianto per la produzione di Birra dal BSA e, dopo la vendemmia 2016, uscirà la sua prima Clan!Destino prodotta in Carussin; Matteo, sino al 2017 sarà ad Oslo: waiter presso Smalhans e bartender presso Kulturhuset! Grappolo contro Luppolo è affidato al fratello Luca ed a Valentina Cucchiaro: è in ottime mani!

Concludiamo con uno scritto del grande Mahatma Gandhi che piace molto a Bruna

Un sant’uomo ebbe un giorno una conversazione con Dio e gli chiese: “Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l’Inferno”. Dio condusse il sant’uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise di guardare all’interno. C’era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant’uomo sentì l’acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutti l’aria affamata. Avevano dei cucchiai con manici lunghissimi attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto del cibo e raccoglierne un po’, ma..poichè il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e sofferenza. Dio disse:”Hai appena visto l’Inferno”. Dio e l’uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l’aprì. La scena che l’uomo vide era identica alla precedente. C’era una grandissima tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l’acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch’essi i cucchiai dai lunghi manici attaccati alle braccia. Questa volta, però, le persone, erano ben nutrite, felici, conversavano fra loro sorridendo. Il sant’uomo disse a Dio: ”Non capisco!” – “E’ semplice” – rispose Dio – ”essi hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo non consente di nutrire se stessi… ma permette di nutrire il proprio vicino. Perciò, hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri! Quelli dell’altra tavola, invece, non pensavano che a loro stessi… Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura, la differenza la portiamo dentro di noi!!!”

Sulla Terra c’è abbastanza cibo per soddisfare i bisogni di tutti, non l’ingordigia di pochi!